Ed ecco che da una telefonata con un’ amica palermitana, raggiungono i miei occhi, tre splendidi romanzi dell’autore Giankarim De Caro che, così si racconta:
“Sono nato nel quartiere Borgo vecchio, dove ho vissuto fino ai quattordici anni. Quel quartiere me lo porto ancora dentro come una cicatrice. È là che ho conosciuto la diversità tra quello che ero e le mie origini borghesi, e quel mondo che mi circondava fatto di miseria e violenza”.
SINOSSI DI MALAVITA:
Sullo sfondo di una Palermo decadente, due generazioni di prostitute si confrontano con la durezza del periodo che va dal primo novecento alla seconda guerra mondiale, e con la loro difficoltà della loro condizione di donne sole.
In contrapposizione allo stile di vita dei nobili palermitani, le quattro protagoniste , la madre Lucia, e le figlie Provvidenza, Pipina e Grazia, sfruttate e vessate dall’universo maschile che mai le sostiene e mai le protegge, si trovano accomunate dal medesimo destino di donne di strade. Eppure questi due mondi distanti si intrecciano e si mischiano in modi tanto gretti quanto nobili.
Dagli aristocratici ipocriti, il conte Manfredi e il nobile Saverio, veri burattinai delle quattro fragili vite, al parroco padre Gaetano, tanti i personaggi ben strutturati, tra cui i “protettori” Silvestro e Minico, che si affiancano e si confrontano in un’atmosfera di greve realismo.
Deja un comentario