Avrebbe soffiato sulla fiamma dell'amore, lo avrebbe reso ancora più forte, sarebbe diventata un tutt'uno con la vita.

Il nuovo anno è alle porte. Bilanci? Propositi?
Tanta gioia e consapevolezza acquisita. Ricchezza.
Come nel gioco «Trova le differenze», rispetto all’anno scorso, ora c’è tanto da segnare.
Un turbinio eloquente di esperienze di cui son tanto grata. Complicato ordinarle e anche fuori luogo, tutto sommato.
Inizio con l’immagine che ritrae due donne. È il libro di Sara De Simone che ho avuto il gran piacere di ascoltare in una brillante conferenza a «La Sapienza», dove lo presentava accanto a vere professioniste dell’Accademia. ( E se per caso stesse leggendo queste poche righe, sappia che avrei tanto piacere di farmelo autografare 🙂 ) Parafrasando le parole delle docenti impegnate nel convegno, il volume e l’esser seduta in prima fila in quell’aula di Lettere, mi hanno rimandato una sensazione di eco.
Un saggio, un accattivante testo ibrido che presenta anche le caratteristiche del romanzo per tanti aspetti tra cui la piacevole scorrevolezza. Alla base il legame, la connessione, la profonda amicizia tra due grandi artiste, Virginia Woolf e Katherine Mansfield, pioniere del Modernismo.
In questo dialogo diacronico ognuna getta benzina per la crescita intellettuale dell’altra.
Devono confrontarsi sul fatto di essere uniche e sole in universo che non sempre rispecchia il loro geniale mondo interiore. Tengo a citare alcune linee che mi risultano davvero significative:
«Voglio essere tutto ciò che sono in grado di diventare, per poter un giorno essere…»
De Simone, S. (2023). Nessuna come lei. Vicenza: Neri Pozza Editore.
Scrisse, come facendo un giuramento. Poi, non riuscendo a terminare la frase, si fermò, attese. «Ho aspettato, e aspettato, ma non è servito a nulla – c’è solo una frase che possa dire quello che voglio essere: una figlia del sole. […] «Chi può dire dove finisce la morte e dove inizia la rinascita? domanda in una lettera a Brett, «questo è quello che bisogna fare: dare all’idea della rinascita il potere che la morte vorrebbe avere. Nascere di nuovo, e rinascere più velocemente di quanto si muoia»
Ieri c’è stata la luna piena e secondo alcune tradizioni che coinvolgono o meno pratiche esoteriche, mediante determinati rituali e cristalli si può beneficiare di tutta l’energia sprigionata dal satellite. C’è chi parla di «manifestare», ovvero di esplicitare i propri desideri e vista la coincidenza con lo stilare le volontà per il 2024, cito qui di seguito un meraviglioso estratto di uno scritto di Cixous, in un’opera che mi sta intrattenendo da un po’ per lavoro e…senz’altro per piacere:
¿Escribir? Deseaba profundamente hacerlo con amor, darle a la literatura todo lo que (elle) ella me había dado a mi. ¡Que ambición! Que felicidad imposible. Alimentar a mi propia madre. ¿Darle en pago de mi agradecimiento mi leche? Una loca imprudencia.
Moi, T. (1988). Teoría literaria feminista. Madrid: Cátedra.
È giunto il momento dei ringraziamenti. Sono tantissimi quest’anno. Uno in particolare va all’amica che mi ha regalato questo splendido Gratitude Diary immortalato vicino al mio albero di Natale qui sotto. Lo porterò sempre con me, lei lo sa e meglio non nominarla perché, a differenza mia, è più che riservata. Ora è in viaggio, di ritorno alla casa che si è costruita con una determinazione pazzesca e con l’amore e aiuto di tante amiche e amici. Nella prima pagina del diario c’è scritto che 10 minuti possono migliorare la tua vita. La mia cara Alessandra, tempo fa, mi regalò Dieci minuti di Chiara Gamberale…sarà tutta una coincidenza?
E continuo…
Un grazie a Eli per esserci sempre in un «altro»modo ed avermi capito immensamente in passato e non solo; a Vale, Fanny, Laura, perchè nonostante la divergenza di interessi e quotidianità, continuano a dimostrarmi il loro affetto e si mettono in ascolto, alla mia Alessandra «tedesca» che sa da sempre cogliere ed abbracciare tutte le mie sfaccettature, a Germana che condivide la mia passione letteraria, i miei voli pindarici e che da un po’ ha una luce più splendente ;), a Vivi con cui chissà, magari prima o poi rifaremo un viaggio zaino in spalla…aspettiamo che crescano un po’i bimbi?!? A Dianina per riuscire sempre ad incastrare gli orari e farlo con grandi sorrisi; a Sabrina per la sua ironia e intelligenza; alle mie splendide cugine, per le sorelle che dimostrano continuamente di essere; a Regina che è una fine combattente nata, con una forza che credo di non aver mai visto in nessuna donna; a Flavia che mi ha sempre sostenuto e anche troppo «esaltato»forse a volte nel lavoro; a Sari che so di poter chiamare anche a notte fonda; ad Ama perchè è tornata, a mis nuevas maravillosas compañeras de aventura doctoral, Lucía y Elia e a Sofia dovunque stia.

A tutte e tutti per un anno migliore del precedente e stracolmo di desideri possibili e non, da realizzare
Alla salute!
Con mucho amor y chispa,
Sarita.
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